Generale

 Il Centro Museale di Santa Brigida, inaugurato nell’estate del 2013, è stato realizzato dal Comune di Santa Brigida tramite il recupero e il restauro dei locali di un antico edificio situato nel borgo storico del Monticello.
Il percorso museale proposto si snoda su due piani accompagnando il visitatore a scoprire aspetti della vita domestica e rurale che ben esprimono la simbiosi dell’uomo con l’ambiente in questo piccolo angolo di montagna. Una ricca collezione di utensili originali del tempo – ognuno contrassegnato con il proprio nome dialettale – rappresenta il fulcro dell’esposizione, che è supportata da videoproiettori, pannelli e schermi touch screen per l’approfondimento dei contenuti.
Di particolare interesse l’archivio “Giana” una raccolta di ben 13 faldoni di fotografie d’epoca che ci illustrano tradizioni, costumi e curiosità della comunità nel corso del Novecento.
Un tuffo nel passato più remoto, di quando ancora i tre Comuni in cui ora è diviso il territorio costituivano un’unica unità amministrativa che prendeva il nome di Valle Averara, è dato dagli spunti di approfondimento sulla famiglia Baschenis. Una prolifica bottega di frescanti che in epoca medievale abbellì alcuni dei maggiori edifici della bergamasca, fino a giungere alla Valli trentine. Esempio della diffusa tradizione artistica locale, terminò la sua discendenza con l’illustre Evaristo Baschenis.
Gli spazi del Museo sono condivisi con la Biblioteca comunale, che dedica un’apposita sezione locale a questa storia.

 

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Centro museale di Santa Brigida


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