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ll Museo Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I di Canale d’Agordo (Belluno-Dolomiti), ufficialmente inaugurato il 26 agosto 2016 dal Segretario di Stato Vaticano, è situato in un palazzo quattrocentesco, accanto alla chiesa di San Giovanni Battista. L’esposizione permanente ha come obiettivo quello di far conoscere la vita e l’insegnamento di papa Giovanni Paolo I. La grandezza della figura di Albino Luciani emerge anche dalla conoscenza del contesto storico in cui è nato e cresciuto, l’antica Pieve di Canale d’Agordo, che vide maturare la sua vocazione e ne determinò la personalità. Un moderno percorso multimediale, con audio, video, teche illuminate e pannelli descrittivi, introduce il visitatore, facendogli assaporare l’avvolgente atmosfera della montagna bellunese, che diede vita al famoso Papa delle Dolomiti.

L’allestimento  museale ricostruisce l’ambiente e la vita di papa Giovanni Paolo I, iniziando dall’humus secolare dell’antica Pieve di San Giovanni Battista di Canale d’Agordo, fulcro della vista sociale e religiosa della Valle del Biois. Dopo un’introduzione sull’ambiente montano della fine del XIX secolo e una descrizione dell’imprescindibile figura di don Antonio Della Lucia – grande promotore del cooperativismo a livello nazionale – viene ricostruita l’infanzia e la giovinezza del futuro Papa attraverso vari oggetti: dalla collana che la mamma aveva venduto per pagargli gli studi in Seminario, alle pagelle delle Scuole Elementari; dall’armonio su cui aveva imparato a suonare, ai libri e alla valigetta del Seminario; dai suoi documenti personali agli indumenti utilizzati da vescovo, patriarca e Papa; dal calice utilizzato gli ultimi giorni fino agli occhiali indossati al momento della sua morte.

Viene ripercorsa la sua vita con l’ausilio di quattro cortometraggi che trattano la storia del suo ambiente, gli educatori conosciuti nell’infanzia, il periodo vittoriese, quello veneziano e infine l’esperienza papale, con immagini, riprese amatoriali raccolte nel corso degli anni, fotografie e commenti che rendono vivace la visita.

Un servizio di audioguida in sette lingue rende comprensibile il percorso a persone di lingua inglese, tedesca, francese, spagnola, portoghese, polacca e italiana.

Il museo è frutto del lavoro dell’amministrazione comunale di Canale d’Agordo. Presso la sede della Fondazione Papa Luciani – nata nel 2009 e che gestisce il Museo creando servizi di visite guidate e assistenza ai visitatori e ai pellegrini– è stato costituito pure un centro studi e una biblioteca specializzata per rispondere alle necessità di visitatori e studiosi. Tale istituzione colleziona documenti, fotografie, oggetti e libri relativi a Papa Luciani e ai luoghi che lo hanno formato, in particolare la valle del Biois, che lo ha visto nascere e crescere.

“Il 2 agosto 2019 è stata, inoltre, aperta ufficialmente al pubblico anche la casa natale di Albino Luciani, acquistata grazie alla generosa donazione del Cardinale Beniamino Stella dalla Diocesi di Vittorio Veneto. Sono, pertanto, attualmente visitabili le cantine, il laboratorio da lavoro del padre, Giovanni, la stanza dove egli nacque, la cucina, la stanza da cucito della madre e le camere da letto della famiglia. La casa natale, visitata anche da Papa Wojtyla il 26 agosto 1979, a un anno dalla morte del suo predecessore, rappresenta l’ambiente degli affetti e, assieme alla Chiesa arcipretale di San Giovanni Battista, uno dei luoghi che hanno visto crecere e maturare la vocazione di Papa Giovanni Paolo I.”

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Museo Albino Luciani Papa Giovanni Paolo


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