Generale

Il palazzo Romanazzi Carducci è stato, nel XV-XVI secolo, possedimento dell’Ordine dei Cavalieri di Malta della Commenda di Santo Stefano di Monopoli. Da sede della Commenda dei Balì di Monopoli, l’edificio venne definitivamente trasformato in una residenza padronale e gli stemmi dell’Ordine di Malta lasciarono il posto a quelli della famiglia Romanazzi Carducci, una delle più illustri e ricche famiglie di Putignano. Conseguita la nuova veste di edificio signorile arredato secondo il gusto dei primi anni del 1900, il palazzo, grazie alla vita professionale e mondana condotta dall’ultimo erede, il Principe Guglielmo Romanazzi Carducci, fu sede di importanti ricevimenti e ospitò illustri personaggi: spicca tra tutti il nome del Principe Umberto II di Savoia.
Il palazzo si sviluppa su tre piani. L’elegante struttura a doppio loggiato e a doppia rampa di scale emula i più sontuosi palazzi napoletani, di cui il Principe Guglielmo ne aveva piena conoscenza, anche per il legame matrimoniale con la contessa Giulia Saluzzo di Corigliano, principessa di Santo Mauro, uno dei più nobili casati napoletani.

Il piano terra era articolato in origine in una serie di stanze adibite a selleria e sale termiche, oggi sedi del Museo del Carnevale e della Cartapesta, inaugurato l’11 febbraio 2023. Uno spazio permanente dedicato alla conoscenza degli aspetti storico-antropologici del Carnevale di Putignano, tra i più antichi d’Italia e più lunghi d’Europa, e alla promozione dell’arte della cartapesta.
Il primo piano introduce nella residenza padronale ottocentesca, che conserva ancora integro l’arredo originale, con il susseguirsi degli ambienti destinati alla vita pubblica e ai momenti di rappresentanza. A seguire, la sequenza delle stanze destinate alla vita privata che si affacciano su un prestigioso giardino pensile, nucleo centrale della vita del palazzo già a partire dal 1800.

Il secondo piano, oggi non ancora visitabile in parte, presenta gli ambienti destinati alla servitù, alla cucina, alla dispensa, alla biblioteca e alle stanze del personale. La parte fruibile è l’ala del palazzo in cui è allestita la mostra permanente sulle Armi e gli Argenti della Collezione Romanazzi Carducci, inaugurata il 21 dicembre 2019. Il terzo piano, anch’esso non ancora visitabile, introduce a cinque ambienti di sottotetto utilizzati come deposito. Un ampio spazio sottostante il piano terra, originariamente destinato alle scuderie del Principe, ospita oggi la Collezione Civica dello scultore putignanese Giuseppe Albano, contemporaneo del Principe Romanazzi Carducci. Giuseppe Albano ha vissuto gran parte della sua vita a Firenze, dove insegnava Plastica Ornamentale alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. È noto per aver preso parte in Patria e all’estero a prestigiose esposizioni.

La storia del palazzo è profondamente intrisa del ricordo dell’amicizia che unì la famiglia Romanazzi Carducci a quella reale, come dimostrano le lastre marmoree affisse lungo le pareti del cortile d’ingresso, nonché le numerose fotografie presenti nelle sale, autografate in segno d’amicizia.

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Museo civico "Principe Guglielmo Romanazzi Carducci di Santo Mauro"


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