Generale

Con la campagna militare del 1848 l’esercito sardo-piemontese e con quella del 1866 l’esercito del Regno d’Italia affrontarono il confinante impero austriaco, per espandere il territorio della nascente nazione italiana.

Conosciute come prima e terza guerra d’Indipendenza, le operazioni si svilupparono nell’entroterra gardesano su un terreno prevalentemente collinare e culminarono nelle due battaglie di Custoza, combattute nel luglio 1848 e il 24 giugno 1866. Nel 1877, quasi 2000 resti di soldati caduti in battaglia e precedentemente interrati in fosse comuni furono esumati e raccolti nell’ossario, progettato per divenire luogo di memoria patriottica e di culto laico, inaugurato il 24 giugno 1879.

Oltre alla cripta, che raccoglie le ossa dei soldati, il monumento ospita anche una cappella e un piccolo museo archeologico della battaglia, in cui sono esposti gli oggetti estratti dal terreno durante la riesumazione dei corpi.

Completano e integrano la visita le sale espositive allestite nell’ex casa del custode, coeva alla costruzione del monumento. I piccoli spazi avvolgono il visitatore consentendo, anche attraverso installazioni multimediali, una totale immersione nella storia raccontata.

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Ossario di Custoza


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