Situato alle spalle di Campiglia Marittima e del promontorio di Piombino, il Parco è uno straordinario archivio a cielo aperto della storia mineraria della Val di Cornia, con testimonianze uniche del ciclo minerario e metallurgico, dal periodo etrusco al secolo scorso.
Insediamento unico al mondo e cuore del Parco è la Rocca San Silvestro, un villaggio di minatori e fonditori di metallo edificato fra il X e l’XI secolo per iniziativa signorile, nato per sfruttare i ricchi giacimenti locali di rame e piombo argentifero della zona. Percorsi attrezzati dove le emergenze geologiche, archeominerarie e naturalistiche si intrecciano e offrono al visitatore un’esperienza indimenticabile. Completano la visita spazi espositivi che testimoniano la storia, la geologia e il lavoro dei minatori.

Cosa c’è da vedere
La visita ha inizio dal Museo dell’Archeologia e dei Minerali, per poi continuare nella Miniera del Temperino dove una guida esperta accompagna i visitatori alla scoperta dei colori e del fascino del mondo sotterraneo.
Uscendo dalla miniera si sale verso l’area di Pozzo Earle che accoglie i Musei delle Macchine minerarie e dei Minatori, ripercorrendo gli ultimi decenni di storia mineraria.
E’ da qui che ha inizio la visita alla Galleria Lanzi Temperino: a bordo di un treno minerario, particolarmente amato dai più piccoli, si ripercorre quello che una volta era la via di trasporto del minerale, dalle miniere della Valle del Temperino agli impianti della Valle del Lanzi.
I resti di Rocca San Silvestro, villaggio medievale di minatori, spiccano maestosi sullo sfondo di questa valle, e rappresentano il cuore del parco. Radiosa e fiera, incurante delle sferzate del vento, la Rocca torreggia sulla campagna circostante, conservando orgogliosamente il suo ”pezzo” di storia e offrendo un itinerario, unico nel suo genere, attraverso i resti di abitazioni, della chiesa, del cimitero, della zona signorile e dell’area industriale.