Spazio tesi
Processi gestionali e strategici in ambito museale: il caso dei siti palafitticoli unesco di Ledro e Fiavè
di Maddalena Povinelli
Università degli Studi di Trento
AA 2014 – 2015
email:maddalena.povinelli@libero.it
Il presente lavoro di ricerca si pone l’obiettivo di indagare il management museale di due Musei trentini, nello specifico il Museo delle palafitte di Ledro ed il Museo delle palafitte di Fiavè, entrambi Siti palafiticoli iscritti nella World Heritage List, e in un secondo momento operare una comparazione internazionale, mettendo a confronto i casi studio trentini con due buone pratiche estere: il Federseemuseum Bad Buchau (Germania) e il Laténium-Parc et Musée d’archéologie de Neuchâtel (Svizzera), anch’essi inclusi nei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino divenuti Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO nel 2011.
indagine sui musei archeologici minori della Campania nell’attuale quadro evolutivo: l’area casertana
di Rossella Bellan
Università Federico II di Napoli
Anno accademico: 2014 – 2015
email: rossellabellan@yahoo.it
Lo scopo del presente lavoro è duplice: da una parte tentare di ricostruire un’organica visione di insieme di alcune delle realtà museali minori di categoria archeologica presenti nella Provincia di Caserta, dall’altra individuare, in forma di spunti di riflessione, alcune possibili strategie per la loro valorizzazione anche in seguito alla nuova riforma Mibact.
“Il Museo Remondini di Bassano del Grappa. Storia, musealizzazione delle opere a stampa e attuale profilo di sostenibilità”
di Cristina Chiesura
Università degli studi di Padova
Anno accademico: 2012/13
email:chiesura.cristina@gmail.com
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Il Museo Remondini di Bassano del Grappa è un tipico esempio di piccolo museo locale. Porta in sé aspetti positivi e altrettante problematiche di sostenibilità. Ha tutte le carte per essere proiettato nel panorama culturale nazionale ed internazionale; possiede i numeri per vincere premi di importanza riconosciuta mentre vi sono ancora dei bassanesi che non ne conoscono nemmeno l’esistenza. Permette la fruizione di una raccolta di materiale fragile e preziosissimo con attenti criteri espositivi ma il suo percorso museale, pensato per essere il più attrattivo possibile, richiama un numero esiguo di visitatori per anno.
“Val Comelico, proposte di sviluppo.
La Rete Museale del Legno e la Valorizzazione del Patrimonio Artistico”
di Marta De Zolt
Università Ca’ Foscari Venezia
Anno accademico: 2012/13
email:martadezolt@gmail.com
La ricerca, svolta in diversi anni, vuole mettere in luce le opportunità che scaturirebbero per lo sviluppo della vallata se si potesse coordinare l’offerta culturale anche in un’ottica turistica. La tesi è organizzata secondo due aree di ricerca: la prima parte tratta l’analisi delle strutture museali e i luoghi di interesse che potrebbero essere coordinati ed organizzati al fine di favorire una fruizione migliore degli stessi e la nascita di un percorso culturale strutturato sulla Val Comelico. Il censimento sfocia, e si concretizza, nella progettazione della Rete Museale del Legno Val Comelico, in cui si mettono in luce potenzialità e complessità di una struttura che qui viene ipotizzata. La seconda area è un’indagine sul ruolo dell’arte in Val Comelico, in cui vengono censiti luoghi e peculiarità artistiche e architettoniche del posto. Si propongono in conclusione una serie di interviste con artisti professionisti che operano nella vallata nell’ambito dell’arte contemporanea. L’intento del lavoro è di delineare un quadro generale sulla situazione attuale dell’arte contemporanea in Val Comelico per capire che ruolo ha, o potrebbe avere, come veicolo di sviluppo dell’offerta culturale. I due ambiti si intrecciano e vanno a confluire in un ragionamento complessivo dove l’offerta culturale del passato (Rete Museale del Legno) si fonde con quella artistica.
“Governance del turismo culturale: studio per la realizzazione di un Sistema Museale Euganeo”
di Zanardi Floriana
Università degli Studi di Padova
Anno accademico: 2010/11
email:flofly85@gmail.com
La tesi intitolata “Governance del turismo culturale: studio per la realizzazione di un Sistema Museale Euganeo” è stata sviluppata nell’ambito del Master in Governance delle risorse turistiche territoriali, organizzato dall’Università degli Studi di Padova. Il lavoro si sviluppa in un percorso che parte dall’analisi dei concetti fondamentali legati al turismo culturale, per poi concentrarsi sulle tendenze più attuali dello sviluppo turistico in Italia e in particolare nella provincia di Padova; infine, si è cercato di comprendere come si possa valorizzare adeguatamente l’enorme tesoro rappresentato dai cosiddetti “piccoli musei”, un bacino storico-artistico non ancora organizzato appropriatamente, per il quale si stanno muovendo, d’altra parte, diversi portatori di interesse, che sia in ambito pubblico che privato, stanno cercando di porre a sistema la miriade di piccoli musei presenti sul territorio italiano.
“Il Museo delle Genti delle Valli di Lanzo: patrimonio materiale e immateriale”
di Marco Francesco Di Gioia
Università degli Studi di Torino
Anno accademico: 2009/10
email:marcof.digioia@gmail.com
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“Casa Museo Remo Brindisi ieri, oggi…e domani?”
di Eleonora Sole Travagli
Università Studi di Ferrara, Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di Laurea in Operatore del Turismo Culturale
Anno accademico: 2009/10
email:astronavenellapineta@hotmail.com
tel: +39 339 6116217
Un brillante excursus realizzato da Eleonora Sole Travagli conduce, in primis, alla scoperta di questo particolarissimo contenitore artistico. Abitazione del famoso artista, collezionista e mecenate abruzzese scomparso nel 1996, Casa Museo Remo Brindisi (Lido di Spina – Fe), si contraddistingue, nel panorama delle case-museo, sia dal punto di vista architettonico e concettuale (è opera del famoso architetto e designer Nanda Vigo) sia per la preziosa e caleidoscopica collezione che detiene.
L’elaborato, articolato in quattro parti, prende il via da alcune riflessioni generali che ruotano attorno alla definizione di casa-museo per poi addentrarsi nello specifico di Casa Museo Remo Brindisi attraverso sentieri che ne delineano i principi fondatori, la storia, fino alla proposizione di un vero e proprio percorso di visita ideale, desunto dal primo libro-guida realizzato sulla casa-museo di cui Sole Travagli è autrice.
Ampio il ventaglio di allettanti proposte avanzate, atte a migliorarne l’attuale modalità di gestione, generato a seguito di una puntuale analisi che considera Casa Museo Remo Brindisi parte integrante dell’intero sistema turistico della zona. Proposizioni che peraltro non restano tali in quanto la Travagli, a conclusione dell’elaborato, elenca una serie di “azioni” – alcune delle quali già attuate – quale valido esempio di ciò che si può fare e fare insieme per il bene comune, esportabile ad altre simili realtà.