Conoscere la natura per rispettarla e la nostra storia per costruire un futuro migliore!
Il nostro piccolo museo non è un fine ma un mezzo per comprendere anche la storia evolutiva del nostro pianeta e, relativamente a tempi più recenti, la cultura dei nostri antenati.
Gran parte dell’allestimento è stato curato durante gli stage/tirocini svolti con gli studenti ITIS, indirizzo di “Biotecnologie Ambientali”; dell’Università di Siena, corso di Laurea in Scienze Ambientali e Naturali; Università dell’Oklahoma – sede di Arezzo.
Nel Mu.Vi è confluita la raccolta personale di minerali, fossili e la sezione malacologica del nostro presidente dott. Massimo Gallorini. Si è poi arricchito con un piccolo erbario e della vetrina Insecta a conclusione del percorso naturalistico.

Il Mu.Vi. si estende anche all’aperto con il Bioparco e il Biolago! Dove il museo prende vita!
Qui troviamo centinaia di specie vegetali in parte già catalogate con il sistema dei QR code interattivi, molti insetti, scoiattoli, volatili di varie specie (tutti in libertà), e l’esclusiva riproduzione della mitologica Chimera animale tricorpore, realizzata a grandezza naturale grazie ai permessi della Direzione Regionale per i Musei della Toscana. La nostra Chimera e l’unica ad essere presentata nelle finiture di come poteva essere 2400 anni fa quando fu realizzata…
Con la Chimera inizia il percorso storico-culturale che prosegue nelle nuove sale del Mu.Vi. (in allestimento), dove troveranno miglior collocazione i reperti dei nostri (toscani), antenati più illustri: gli Etruschi.

Abbiamo scelto di privilegiare gli aspetti conviviali ed enogastronomici di questo popolo, coerentemente al nostro obbiettivo di rappresentare i vari aspetti della vita. Presenteremo la vinificazione con il metodo Etrusco dove la vite era coltivata in un ambiente ricco di biodiversità. In collaborazione con l’azienda Rasenna in Tuscany (vincitrice del premio UNESCO 2019), esporremo la stessa anfora di vino etrusco che ha avuto l’onore di essere accolta permanentemente al British Museum.
E proseguendo il percorso ritroveremo la ricostruzione della “mensa etrusca” presentata anche come archetipo di dieta mediterranea.